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Coltivare indoor con l'illuminazione LED

Da: Francesca - Categoria: L'Arte di Illuminare

Se non avete a disposizione dello spazio esterno da dedicare ad attività di pollice verde, vi sono diverse alternative che potete utilizzare a vostro vantaggio. Che si tratti di un semplice hobby dalle piccole proporzioni a coltivazioni su grande scala, rimane il fatto che la luce è vita. Senza, le nostre piante avrebbero vita breve dunque è fondamentale capire di che tipo di illuminazione abbiamo bisogno e quali sono i prodotti giusti.

Perchè scegliere delle lampade LED al posto delle CFL?

Fino a qualche anno fa quando si parlava di lampade per coltivazione indoor si faceva riferimento all'illuminazione CFL, che in realtà esiste ancora, ma a fargli compagnia sono arrivate le lampade LED che in innumerevoli campi si distinguono per qualità e design grazie alla tecnologia delle luci LED (dall'inglese Light Emitting Diode). 

Dalla loro le lampade CFL hanno il fatto che sono estremamemente economiche e hanno un'ottima resa luminosa. Nonostante ciò, esse presentano anche dei contro come il fatto che tendono a surriscaldarsi e vanno per questo posizionate in modo da non essere un pericolo per le piante. Inoltre hanno un'intensità luminosa più bassa delle concorrenti dunque bisogna utilizzarne di più in base all'area da illuminare (più lampadine = costo più alto). 

Le lampadine LED non presentano nessuno di questi due problemi. In realtà, non presentano problematiche in generale. Esse sono in costante divenire per via di una tecnologia che di anno in anno diventa sempre più all'avanguardia e che hanno dei costi leggermente più alti rispetto ai modelli concorrenti. Nonostante ciò, si tende a preferirle per via della durata di vita che garantiscono assieme ad un sostanzioso risparmio in bolletta (così recuperiamo velocemente il costo della lampadina), oltre ad un impatto ambientale estremamente basso. 

Perchè è importante controllare i PAR prima di acquistare una lampada?

Come affrontato precedentemente, per stabilire le lampade giuste per piante dobbiamo fare affidamento al PAR (photsyntetically active radiation) ponendoci le seguenti domande:

  • Quanto PAR viene prodotto dal dispositivo in questione?
  • Quale è il PAR istantaneo che le piante hanno a disposizione?
  • Quanta energia utilizza l'apparecchio per fornire alla vostra pianta il PAR di cui ha bisogno?

La quantità di PAR viene calcolata tramite il PPF cioè il flusso di fotoni fotosintetici per secondo. Grazie ad uno strumento ad hoc noto come sfera di integrazione si ottiene il numero dei fotoni emessi dal sistema di illuminazione (singola o più lampade). E' da sottolineare che questa misura non ci fa sapere quanta luce atterra sulle piante ma quanta ne parte dal sistema di illuminazione, in altri termini ci aiuta a capirne l'efficienza nel creare PAR.

Per capire quanta luce atterra sulle nostre piantine, cioè il PAR istantaneo, si va a misurare la densità di flusso dei fotoni fotosintetici per metri quadri per secondo. Per ottenere tale valore, non ci si può attenere ad una sola misurazone ma è fondamentale farne diverse da cui trarre una media.

Infine, per conoscere l'efficienza energetica del nostro apparecchio bisognera calcolare il PPF per la potenza di ingresso. Più alto sarà il numero, maggiore sarà l'efficienza del sistema di illuminazione nel trasformare l'energia elettrica in PAR. 

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