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Serotonina: come agisce l’ormone che regola la felicità

Happyness only real when shared”. Se non siete cinefili appassionati, questa frase vi dirà poco o niente, se invece appartenete alla seconda categoria allora avrete sicuramente colto la citazione.

Questa frase, tradotta in “la felicità è reale solo quando è condivisa” appartiene al film Into the Wild, pellicola che racconta la vera storia di Alexander Supertramp (all’anagrafe Christopher McCandless) che subito dopo la laurea abbandona tutto per intraprendere un lungo viaggio fino in Alaska.

In quest’articolo non parleremo del film, non vi spoilereremo il finale, né vi racconteremo la storia di Alexander; prendiamo in prestito la citazione di Christopher per parlare del concetto di felicità, da dove nasce e come è in grado di influenzare in maniera decisa la nostra quotidianità.

Una questione di serotonina

Tanti credono che la felicità nasca dal cuore o dalla testa ma in realtà questa si sviluppa da processi biochimici legati ai neurotrasmettitori presenti nel nostro cervello.

La felicità, così come tutte le altre emozioni, non sono sensazioni ma cambiamenti fisiologici e reazioni che si innescano a livello cerebrale.

Qui entrano in gioco gli estrogeni, la dopamina, l’ossitocina, l’adrenalina e il neurotrasmettitore per eccellenza della nostra felicità: la serotonina.

Per spiegare cosa sia la serotonina, prendiamo in prestito le parole di paginemediche.it che descrivono questo neurotrasmettitore così: “Regola il tono dell’umore e una serie di funzioni biologiche quali il sonno, l’appetito e la sessualità ma partecipa anche all’empatia, alla creatività, all’apprendimento e alla memoria”.

Prosegue ancora: “La serotonina (5-HT) è un neurotrasmettitore prodotto dai neuroni serotoninergici nel sistema nervoso centrale e nelle cellule enterocromaffini nell’apparato gastrointestinale ed è comunemente chiamato “l’ormone della felicità”.

Attraverso questo ormone della felicità, quindi, si può intervenire in maniera consapevole su diversi fronti come peso, umore, sesso, disturbi pre-mestruali e sbalzi d’umore.

Come si può aumentare la serotonina?

Una carenza di serotonina può comportare depressione, attacchi di panico, insonnia, ipertensione e ansia, nei casi più gravi, ma la fortuna è che oggi si può “manipolare” il sistema serotoninergico sia con i farmaci che con altri rimedi naturali.

In primis, c’è l’alimentazione visto che è possibile combattere la carenza di serotonina con un aminoacido chiamato triptofano. Questo è presente nelle uova, nel latte e nei suoi derivati, nella carne e nel salmone.

Ma non solo perché ci tornano utili anche alimenti come le patate, cereali integrali, frutta con guscio, banane, cacao e cioccolato fondente, quest’ultimo considerato un vero e proprio totem per generare il buonumore.

Oltre a una dieta bilanciata, anche lo sport è una fonte inesauribile e naturale di serotonina. Fare attività fisica fa bene al corpo, alla salute e al nostro organismo che in questo modo può rilasciare naturalmente serotonina e farci sentire più felici e appagati.

Non è un caso, infatti, che fare sport aiuti a scaricare le energie negative, svuotare la mente e darci quella scarica di adrenalina per lasciarci alle spalle una brutta giornata.

Se sull’alimentazione il parere degli esperti è discordante, molti scienziati concordano sul fatto di ritenere l’aumento della diffusione della depressione della società moderna legato alla sedentarietà e alla diminuzione dell’esposizione al sole.

Quest’ultimo punto è fondamentale perché il sole stimola la produzione di serotonina e melatonina, ormoni che “giocano” su umore e serenità e che permettono di regolarizzare anche il ciclo sonno-veglia.

L’esposizione al sole, infatti, ci permette di fare un pieno di vitamina D e, al tempo stesso, aiuta la libido, il rilassamento e rafforza il sistema immunitario.

Occhio a non esagerare però, perché il sole può trasformarsi in nemico della nostra pelle se non ci proteggiamo in maniera adeguata. Ricordate sempre la crema solare, scegliendo quella più adatta in base al colorito della vostra pelle.

I “nemici della felicità”

Uno dei peggiori nemici degli ormoni della felicità è lo stress. Le situazioni che ci mettono sotto pressione aumentano i livelli di adrenalina e dopamina a un livello più elevato in cui generano benessere.

L’ansia comporta, quindi, ansia, stanchezza e malumore, fattori che vanno a incidere in maniera irreparabile sulla nostra felicità.

Anche una cattiva alimentazione incide sui livelli di serotonina: mangiare cibi scarsamente nutrizionali, introdurne quantità ridotte o eccessive espone il nostro corpo a carenze di nutrienti.  

La conseguenza è che non riusciamo a fornire al nostro corpo la “benzina giusta” per affrontare la giornata e ne va a discapito il nostro umore che risulta estremamente influenzato da fattori come alimentazione, sonnolenza e stanchezza.

Attenti poi alla sedentarietà che provoca una perdita del tono muscolare, attività di cuore, polmoni e vasi sanguigni, ma anche la diminuzione della produzione di endorfine.

Morale della favola? Aumenta la stanchezza, l’irritabilità, l’ansia e si corre il rischio di cadere in depressione nei casi più gravi.

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