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Le luci a LED superano quelle tradizionali per illuminare le serre

Da: marilyn - Categoria: L'Arte di Illuminare

Ci troviamo in Canada, dove purtroppo le stagioni destinate alla produzione esterna in merito a frutta e verdura sono piuttosto limitate. Per questa ragione, i prodotti alimentari realizzati nelle serre superano gli 1.1 miliardi di dollari.

L’obiettivo di tutti i coltivatori è sempre stato quello di trovare nuovi metodi più validi in merito all’illuminazione di queste serre, poiché si tratterebbe di una delle soluzioni più importanti per mantenere elevati questi livelli di produzione, magari aumentandone anche i risultati.

Alcuni ricercatori dell’Università di McGill, Paul Deram, Mark G. Lefsrud e Valerie Orsat, hanno dichiarato che l’ampio spettro delle lampade al sodio ad alta pressione usate per fornire un’illuminazione adeguata nelle serre non sono le sorgenti luminose più valide per la produzione delle piante.

A quanto pare, ci sarebbe una più precisa frequenza luminosa che sarebbe in grado di influenzare la fotosintesi in maniera molto più diretta rispetto alle altre lunghezze d’onda, ovvero quello che appartengono al range del rosso e del blu.

Gli esperti hanno quindi deciso di mettere in pratica una serie di esperimenti, in modo da poter dimostrare come le luci a LED possano diminuire i costi di illuminazione nelle serre.

I LED possono essere scelti per ottenere le lunghezze d’onda sfruttata dalle piante, consentendo ai coltivatori di poter rendere più personale la luce prodotta e permettere di ottenere il massimo della produzione delle piante, controllando le lunghezze d’onda che, fino a quanto momento, non hanno contribuito nella crescita delle piante.

Luci a LED nelle serre: ricerca e risultati

Gli scienziati che si sono occupati della questione hanno deciso di sottoporre alcune piante di pomodoro cresciute idroponicamente a tre diverse intensità luminose da rosso a blu.

Un secondo trattamento luminoso sfruttato per il confronto ha interessato il 100% della luce al sodio ad alta pressione, 100% di luce rossa a LED sistemata sopra la pianta, 100% di luce rossa a LED sotto la pianta e 50% di LED-HPS mescolati tra loro, più l’aggiunta di un campione neutro privo di illuminazione supplementare.

Gli esperimenti sono stati attuati per ben 120 giorni e durante le stagioni estate-autunno e inverno-primavera.

Secondo i risultati emersi, è stato possibile dimostrare come i cinque trattamenti in grado di velocizzare la produzione sono a LED. Di conseguenza, l’elevata produzione della biomassa, senza considerare i frutti, si è verificata sfruttando il rapporto 19:1. La più elevata produzione di frutti deriva invece dal trattamento 50% LE-HPS.

Inoltre, l’alta produzione dovuta all’illuminazione a LED ha superato di gran lunga il trattamento con le lampade al sodio ad alta pressione e tali migliorie possono essere classificate come qualcosa di ancora più grande.

Di conseguenza, ci troviamo di fronte a un meccanismo decisamente promettente in questo settore e potrebbe essere utile arricchire il sistema di illuminazione nelle serre per avere un incremento della produzione. Inoltre, ma ci sembra quasi scontato, le illuminazioni a LED potrebbero garantire una qualità migliore e una riduzione notevole nei consumi, senza causare problemi alla crescita di questi vegetali.

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