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Come posizionare i punti luce in casa? La guida definitiva

Come posizionare i punti luce in casa

 

Al momento di effettuare una ristrutturazione una delle domande da porsi è come posizionare i punti luce in casa per avere una perfetta illuminazione a ogni ora del giorno.

Può sembrare una domanda scontata e banale, ma valutare con esattezza di quanta luce avremo bisogno è un punto cruciale da non prendere alla leggera.

 

Come posizionare i punti luce: di quanti abbiamo realmente bisogno?

La prima cosa da fare per posizionare i punti luce in maniera corretta è fare un sopralluogo della casa. Armatevi di piantina, carta millimetrata, metro e pazienza, perché sarà necessario stare almeno un giorno intero dentro la vostra nuova casa.

Per prima cosa suddividete i sopralluoghi in tre diversi momenti: al mattino (nel vostro consueto orario di sveglia) a metà giornata e nel tardo pomeriggio.

Armati di piantina e bozza d’arredamento, focalizzando ciascuna zona della casa: ricostruite i vostri spostamenti principali all’interno dell’abitazione, ragionando su quanta luce vi servirà per ogni azione.

La mattina ad esempio vi alzate dal letto all’alba?

Posizionatevi in camera, e ragionate riguardo alla luce necessaria che vi servirà. Potrebbe bastarvi una luce centrale e due punti luce per i comodini, ma se avete una cabina armadio probabilmente dovrete pensare anche a come illuminare questi locali più angusti.

Segnate sulla vostra cartina con una “X” tutte le zone in cui pensate possa servirvi un briciolo di luminosità in più, aiutandovi anche con la disposizione dei mobili programmata.

Come calcolare i punti luce in casa

Spostatevi nel corridoio: è particolarmente buio? Se è senza finestre potrete optare per più punti luce, magari con applique da parete o con faretti.

Proseguite verso il bagno e ragionate sulle vostre azioni. Molto spesso una singola lampada non è sufficiente per illuminare correttamente il bagno, vi servirà anche uno o due punti luce attorno allo specchio.

Mimate le vostre azioni o abitudini quotidiane: sembrerà sciocco ma vi aiuterà a delineare un quadro più preciso.

Nella fretta potreste pensare “basta un punto luce per ogni stanza”, ma vi assicuriamo che non è minimamente sufficiente per darvi sufficiente luce per le vostre attività quotidiane.

Spostatevi in cucina e ragionate su come preparare un pasto: probabilmente vi serviranno più punti luce, oppure una barra LED disposta sotto i pensili per illuminare il ripiano da lavoro.

Pensate anche alla possibilità di inserire un punto luce in dispensa (se ne avete) o sopra la consolle o l’isola. In questo caso avere la planimetria comprensiva di mobili e ripiani può esservi di grande aiuto.

Ripetete tutte queste operazioni per ciascuna stanza della casa, fino ad esaurire ogni piccolo angolo della vostra abitazione.

Successivamente attendete che il sole cambi posizione e ripetete queste operazioni altre due volte.

Sembrerà un’azione superflua, ma durante il cambio d’ora il sole girerà attorno alla vostra abitazione, creando nuove zone di luce ma anche di ombra.

Probabilmente aggiungerete altri punti luce che non avevate preventivato, soprattutto verso le ore serali e più buie della giornata.

Questo metodo, sebbene lungo e tedioso, è il modo migliore per capire come posizionare i punti luce nel modo più adatto a noi.

Posizionare i punti luce: come capire se sono sufficienti?

Nel posizionare i punti luce tutti commettiamo degli errori. All’interno dell’abitazione creerete dei punti luce estremamente utili e altri, invece, che non userete mai.

Il pericolo maggiore ovviamente riguarda però la situazione opposta, ovvero la possibilità di non avere un punto luce laddove ne abbiamo realmente bisogno.

Dopo aver disegnato l’arredo sulla planimetria e deposto tutti i punti luce che ritenete necessari, un piccolo trucco è quello di chiedere un parere esterno a qualcuno di estraneo.

Confrontare le abitudini e le necessità individuali più aiutarvi a focalizzare nuove idee a cui non avevate pensato.

Una serie di faretti all’ingresso possono dividere otticamente l’ambiente e risultare estremamente utili per trovare subito chiavi e accessori prima di uscire. Magari non ci avevate pensato, ma potrebbero esservi stati suggeriti da qualcuno che li ha.

Chiedete l’opinione di più persone, facendogli domande semplici e dirette: metteresti una lampada in questa stanza? Dove mi servirà davvero la luce? Confrontando le esperienze altrui è possibile tracciare una linea di demarcazione tra ciò che ritenere opportuno e quello che invece è realmente utile.

 

come posizionare i punti luce in maniera corretta

Trovate un piano B se i punti luce non sono stati posizionati bene

Avete scelto come posizionare i punti luce in casa, dato disposizioni precise e chiare, ma al momento di arredare vi rendete conto che le luci non combaciano. Che fare?

Prima di tutto non disperate: anche un punto luce posizionato in maniera sbagliata si può correggere, magari con l’utilizzo di lampadari o applique che possano limitare otticamente l’errore.

Uno degli esempi più comuni è quello di un lampadario sospeso al centro della stanza, decentrato rispetto al tavolo posizionato sull’angolo.

Questa soluzione è otticamente fastidiosa e anche poco pratica, perché porta alla formazione di spiacevoli ombre sulla tavola durante la cena.

Una soluzione può essere quella di decentrare il lampadario, utilizzando magari una lampada lunga con faretti e bracci mobili.

In ogni caso vi consigliamo sempre di avere la corretta disposizione dei mobili al momento di decidere i punti luce: vi aiuterà a non commettere errori banali e difficili da recuperare.

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