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Come Illuminare al Meglio Centri Benessere e SPA

Da: marilyn - Categoria: L'Arte di Illuminare

Chi opera nel campo del benessere, sa perfettamente che non basta aprire un centro benessere o una SPA per avere successo e fare soldi.

Bisogna impegnarsi, lavorare sulla promozione e su quei dettagli tecnici ed estetici che invogliano gli utenti a tornare per ritagliarsi qualche ora di relax lontano dagli impegni.

In questo novero spicca l'illuminazione. Illuminare al meglio un centro benessere, una beauty farm o una SPA è decisivo per conquistare e fidelizzare i clienti.

Se vuoi sapere qualcosa di più, seguici nella guida che abbiamo creato nelle prossime righe.

Illuminare una SPA: gli errori da evitare

Per capire come illuminare al meglio una SPA, è fondamentale partire dagli errori da evitare.

Capita spesso che gli imprenditori del benessere, convinti di avere un impatto maggiore sull'utenza, scelgano di inserire numerose fonti luminose all'interno degli ambienti del centro.

Questo, come appena detto, è un errore grave. Bisogna infatti concentrarsi più sulla qualità che sulla quantità. Esagerare con le luci in una SPA non solo è inutile, ma può anche stressare l'utente.

Chi frequenta un centro benessere ha infatti voglia di rilassarsi prima di tutto e rifugge gli stimoli sensoriali troppo invasivi.

Illuminazione centro benessere: le scelte giuste a seconda delle aree

I centri benessere sono dei piccoli universi dove è possibile lasciarsi alle spalle per qualche ora le tensioni della vita quotidiana, prendendosi cura del corpo e della mente.

Per perseguire quest'obiettivo, si tende a dividere gli spazi in diverse aree, ciascuna con le proprie caratteristiche.

Per definirle al meglio, è fondamentale lavorare anche sull'illuminazione. Qualche esempio pratico? Nell'area relax è consigliabile puntare su un'illuminazione non diretta, il più possibile morbida.

Per evitare di arrivare allo stress sopra citato, è essenziale evitare qualsiasi effetto abbaggliante.

Molto importante, inoltre, è concentrarsi su una temperatura di colore calda, compresa tra 2000 e 3000 K. Per raggiungere quest'obiettivo è congeniale la tecnologia a LED.

Gli apparecchi in questione permettono inoltre di apprezzare una manutenzione molto più semplice e una maggior durata nel corso del tempo.

Cosa dire, invece, dell'illuminazione delle docce? Questo capitolo riveste un'importanza particolare quando si parla di illuminare al meglio un centro benessere, una beauty farm o una SPA.

Anche in questo caso la soluzione primaria sono gli apparecchi a LED, che consentono di personalizzare la quantità e l'intensità della luce.

Essenziale per massimizzare il comfort dei clienti è orientare il fascio luminoso verso le pareti. Per affinare ulteriormente l'effetto, è possibile ricorrere a LED colorati per la cromoterapia.

Particolare attenzione è da dedicare anche all'illuminazione delle eventuali piscine.

In fase di progettazione è consigliabile concentrarsi sui LED sempre per i già citati motivi legati all'efficienza tecnica.

Un consiglio utile anche in questo caso è quello di dare spazio a LED colorati RGB. Opportuno è controllare che tra i colori diffusi ci sia anche il bianco.

Per concludere i consigli dedicati a chi vuole illuminare al meglio un centro benessere, parliamo dell'area dedicata ai massaggi.

Quale approccio seguire per garantire comfort e relax totale in un'area così importante? La soluzione migliore è quella di orientarsi verso un'illuminazione indiretta, possibilmente a LED.

L'intensità, considerata la destinazione dell'area, deve essere molto bassa.

Per quanto riguarda la temperatura, si consiglia di optare per quella più calda possibile. In questo modo, infatti, si permette al cliente di rilassarsi.

Grazie ai dispositivi dimmer, appositi regolatori elettronici, gli operatori possono gestire l'intensità della luce a seconda del momento e, per esempio, abbassarla quando inizia la sessione.

Attenzione: abbassarla non significa spegnerla totalmente! Un centro benessere non è uno stadio ma il cliente sdraiato sul lettino ha comunque bisogno di stimoli sensoriali visivi discreti che accompagnino le sensazioni frutto del tocco del massaggiatore.

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