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Attacchi delle lampadine: ecco quali scegliere

Quando si fulmina una lampadina parte il panico: e ora quale attacco scegliere per la sostituzione?

Gli attacchi delle lampadine si identificano con dei codici spesso incomprensibili, rendendo l’acquisto estremamente complesso.

Molto spesso siamo confusi dalla forma del bulbo, che però non c’entra assolutamente nulla con l’attacco.

Sullo stesso attacco E14, ad esempio, potremo montare lampadine a bulbo, globo, miniglobo o addirittura con forme più particolari ed eccentriche, come quelle di arredo LED di design.

L’importante è riuscire a distinguere la base, la “chiave” da avvitare all’interno del giusto attacco.

Ecco quindi la guida su come distinguere tutti gli attacchi disponibili, orientandoci verso un acquisto più sereno.

 


Attacchi a vite

Gli attacchi più comuni in ambiente domestico sono i cosiddetti attacchi a vite.

Possono avere dimensioni diverse, ma la loro applicazione standard è su lampadari, abat jour e lampade da scrivania.

Sono generalmente di tre tipologie: Attacchi E27, E14 ed E40.

Scopriamoli insieme.

 


Attacco E27

L’attacco a vite più diffuso al mondo è l’E27.

Se hai un lampadario di medie o grandi dimensioni, molto probabilmente dovrai installarci una lampadina a vite E27.

Puoi riconoscere l’attacco dal corpo a vite piuttosto largo, più largo che lungo.

Le sue dimensioni rimandano al nome: se volessi prendere la briga di misurarne il diametro, vedrai che è lungo esattamente 27 mm.

Gli attacchi a vite sono i più diffusi per l’illuminazione domestica standard, adattandosi ad applique a parete, lampadari e abat jour.

 


Attacco E14

Il secondo attacco a vite più diffuso al mondo è l’E14, e a differenza del fratello maggiore presenta delle dimensioni più ridotte.

La vite dell’attacco è leggermente più lunga che larga, perfetta da inserire in lampadari o applique dalle dimensioni ridotte.

 


Attacco E40

Il terzo attacco a vite è l’E40, il più diffuso negli ambienti industriali.

Questo attacco a vite è particolarmente tozzo, ed è adatto a supportare carichi energetici e voltaggi molto superiori a quelli normalmente utilizzati in ambito domestico.

 


Attacchi dei faretti

I faretti per uso domestico o industriale non richiedono un attacco a vite, ma piuttosto dei piccoli piedini (chiamati diodi o connettori) da inserire nei fori complementari.

A seconda della dimensione del faretto e del suo utilizzo è possibile scegliere fra attacchi GU10, G4 e G5.3, i più utilizzati in commercio.

 


Attacco GU10

Uno degli attacchi delle lampadine più comuni nell’ambiente domestico è il GU10. Usato principalmente nei faretti da incasso di cucina, è formato da due connettori a forma di diodo che si attaccano a due fori complementari posti nel soffitto.

Per sostituirli è sufficiente inserire i connettori nei fori, ruotando di 90° la lampadina per avvitarla e fissarla al soffitto.

 

Attacco G4 / Attacco GU

Questi due attacchi sono estremamente simili fra loro, e vengono utilizzati principalmente per i faretti domestici o le lampade dalle piccole dimensioni.


Attacco G5.3

Uno degli attacchi più comuni dopo il GU10 è il G5.3, utilizzato principalmente nei faretti dicroici.

Utilizzato molto spesso negli attacchi delle lampadine alogene, ormai è possibile trovare lampadine con attacco G5.3. anche con la più moderna tecnologia LED.

È utilizzato principalmente per l’installazione di piccole fonti luminose, non adatto a portare carichi energetici eccessivamente impegnativi.

L'attacco G5.3. è noto anche come attacco MR16.


Attacco G9

Questo attacco standard regolamentato dalla International Electrotechnical Commission è un prodotto utilizzato in larga parte dalla vecchia tecnologia alogena o a incandescenza.

L'attacco G9 composto da due pin posti a una distanza di 9 mm, da cui deriva il nome.


Attacco G53

Questo tipo di attacco a incasso è usato principalmente per fari, faretti e punti luce di media dimensione.

Generalmente si trova nelle lampade multi-LED, mentre i pin sono disposti a una distanza di 53 mm l’uno dall’altro.

Questa tipologia di faretti è conosciuta anche con il nome di AR111.

 

 

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